All’Anima del Commercio – Parte II

Ed eccoci qua quindi. Dicevamo … Buon Natale!

Buon Natale a chi non crede.

Buon Natale a chi non crede che investire su corsi di marketing online per i nostri commercianti sia la soluzione. È vero, il web è parte del presente e del futuro, ma è come dire che per riparare una casa che rischia di crollare occorre ritinteggiarla. È del tutto inutile investire su corsi di formazione sui temi del commercio online quando è la dimensione fisica ad avere problemi. L’edificio del commercio virtuale va costruito sulle solide fondazioni della struttura fisica. Il rischio? Pensare di scendere sul terreno online con il risultato non solo di essere sconfitti dai giganti delle vendite in rete, ma anche di distruggere quel rapporto di fiducia costruito nel tempo e così legato alla dimensione fisica. Sarebbe interessante sapere se la richiesta di formazione su questi temi sia venuta dai commercianti e se la proposta sia stata valutata sulle effettive necessità dei nostri negozi.

Buon Natale a chi non crede che parlare del “Viandante Resistente” significhi fare riferimento unicamente di un’applicazione per smartphone. E scommetto che ben pochi di voi sanno che si trattava in realtà di un progetto di riqualificazione dei nostri paesi, di valorizzazione del territorio a 360 gradi, realizzato in collaborazione con i Comuni a noi vicini. Tale e tanta è stata la volontà di limitarne la portata, salvo poi usarlo all’occorrenza. Quali azioni effettive sono state messe in atto all’interno di questa cornice, con le risorse ad essa legate, per valorizzare la nostra offerta commerciale? Non serve a nulla intercettare bandi se poi non si ha una ricaduta fattiva sulla nostra comunità. L’App è uno strumento, certamente importante, ma che serve a comunicare e dare continuità ad azioni precise, uno strumento di conoscenza, non il centro del progetto, non un impegno fattivo per le nostre realtà commerciali.

Buon Natale a chi non crede che realizzare eventi nei giorni festivi (di chiusura, lo ricordiamo, delle attività commerciali), in gran parte localizzati a fianco del comune, invece che nell’asse commerciale principale del nostro paese, voglia dire sostenere i commercianti. Si tratta certamente di attività di animazione che servono a rendere più partecipato il nostro comune, grazie alle quali viene valorizzata l’indispensabile opera di molte Associazioni, ma non si dica che queste iniziative sono fatte a sostegno del commercio. Vi proponiamo una prova acida: quali incassi aggiuntivi sono derivati dagli eventi? Quali incrementi di fatturato sono stati realizzati rispetto a quando queste manifestazioni non venivano realizzate? Lo so, è fredda contabilità, ma spesso i numeri, anche senza torturarli troppo, confessano.

Buon Natale!

Buon Natale a chi crede che tocchi a noi, ora, cambiare le cose. A chi ci sta provando con convinzione nel nostro piccolo paese e a chi ci sta riuscendo. Perché qualcuno ce la fa. A loro chiediamo: raccontate le vostre storie, le scelte che con orgoglio e convinzione portate avanti. Condividete le vostre esperienze, la vostra visione, fate rete.

Buon Natale a chi crede che occorra uno sguardo diverso per la nostra politica commerciale, a partire dalla creazione di un gruppo di lavoro in cui Amministrazione, Rappresentanti dei Commercianti e Pro Loco operino insieme per realizzare e pianificare attività a sostegno del tessuto commerciale esistente.

Buon Natale a chi crede che sia necessario riportare l’attenzione sulla nostra offerta colmandone i vuoti che si stanno creando: non basta la proposta fatta dall’Amministrazione di esenzione della TARI per le nuove attività se chi investe non vede una programmazione commerciale degna di questo nome. E per realizzarla bisogna ripartire proprio dai cittadini e dai commercianti chiedendo ai primi cosa chiedono ai negozi del centro e per quali motivi abbiano (eventualmente) smesso di frequentarli e ai secondi quali siano le principali criticità emerse negli ultimi anni e quali proposte e idee siano disposti a mettere in atto. Un’analisi del contesto in cui le nostre realtà commerciali si trovano ad operare impedirebbe quanto meno di rifugiarsi dietro alla frase fatta di difficoltà dovute a “mutate abitudini dei consumatori” che, seppur vera, rimaniamo dell’idea che vada supportata da argomenti che vadano oltre il contesto nazionale. Si potrebbero fare interessanti scoperte “intervistando” cittadini e commercianti. I mezzi, fisici e virtuali, non mancano.

Buon Natale a tutti. A chi crede e a chi non crede. A chi crede nelle Resurrezioni e nelle Rinascite. A chi non crede nei proclami e nell’improvvisazione. Comprate (e vendete) se e dove volete. Non spendete secondo dettato. Nè prima Campegine, nè prima gli Italiani. Magari, prima la ragione, e perchè no, il sentimento.

Dopotutto, nonostante tutto … È Natale.

 

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