Una questione pubblica #4

Ho pensato molto a come iniziare questo resoconto. Vedetela così, una specie di “blocco del narratore”. Ma siccome è una… questione pubblica, eccoci qui.

Un Consiglio breve, tre punti all’ordine del giorno, tra cui il rendiconto di gestione dello scorso bilancio 2017, a cavallo tra due legislature. Pubblico scarno, come sempre, e forse non solo per le tematiche: tecniche si, ma non per questo poco interessanti.

Troppo concentrato su quello che doveva essere il cuore della serata, ho rischiato di perdere di vista l’unico momento in cui il cuore c’è stato davvero.

Vi parlerò quindi di una prima volta: della prima volta in cui, dal primo consiglio di quel caldissimo giugno dell’anno scorso, ho sentito la passione dietro alle parole. Vi parlerò del nuovo membro (esterno) della giunta Claudio Mori, Assessore all’urbanistica, lavori pubblici e ambiente, preceduto da un preambolo irrituale, in cui si è rimarcata l’indisponibilità da parte di ogni altro membro della maggioranza di assumersi questa gravosa responsabilità. Che siccome è gravosa…insomma…

È stato chiesto a Claudio Mori di dire “due parole” per presentarsi. Le parole sono diventate duecento, o forse duemila. Ma dietro ciascuna di esse traspariva il desiderio sincero di chi ha scelto di fare qualcosa di concreto per il nostro paese. Pura passione civile. Una visione, forse ancora più di cuore che di strategia, ma che manifestava volontà e disponibilità. Insieme alle competenze note quale professionista dell’ambiente.

Nessuno… fatemelo dire… nessuno in quell’aula aveva ancora parlato con quella passione. Cioè di politica. Cioè di speranze. Nessuno si era preso la briga di spiegare la propria disponibilità pubblica. Oh, c’è e ci sarà senz’altro nell’azione di governo e nell’opposizione… Ma sapete: le parole sono importanti, dette lì dentro. Che sia un “tecnico esterno” a fare il primo vero intervento di… anima… può solo servire a tirarla fuori da parte di tutti, quell’anima che pure ha portato i rappresentanti dei cittadini attorno quel tavolone.

Sarà per questa distanza tra un testo letto e un ragionamento di getto. Tra un ghigno tirato e un sorriso. Sarà per una dose di empatia a pelle. Sarà perché abbiamo tutti così bisogno di cuore e passione a guidare i passi di chi amministra il nostro piccolo paese. Sarà perché se ne sentiva così tanto la mancanza …

Sarà per ognuna di queste piccole cose …

Ma è una prima volta che non dimenticherò!

Alla persona, prima ancora che all’Assessore, di cuore, in bocca al lupo!

PS: Ah, dimenticavo: il rendiconto 2017 è stato approvato. Con l’astensione della minoranza. Ma, come sapete… il 2017 è stato un anno un po’ particolare per tutti.

Una risposta a "Una questione pubblica #4"

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  1. Per la verità il bilancio tecnico era molto interessante nella parte dei crediti di dubbia esigibilità oltre 1 milione di euro e purtroppo l’impossibilità di chiedere chiarimenti ulteriori da parte del pubblico e l’inerzia su questo punto della opposizione mi èsembrata nota molto stonata nel complesso.Perche’?Perché sarebbe interessante sapere a chi dobbiamo l’onere di questo fardello che pesa come macigno sui conti comunali. in pratica nomi e cognomi dei debitori e da quale anno ce li portiamo dietro.i numeri ed i nomi questi sconosciuti..ah altra novitàda giovedì scorso èarrivato nuovo responsabile ufficio tecnico dirigente per intendercie finalmente cerchio presto si chiuderà anche attorno al ns.ex disastrato ufficio.tecnico.meditate gente meditate..

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